Ricerca personalizzata

giovedì 15 ottobre 2009

Castello del Trebbio, sulle tracce di Cosimo de' Medici

Il castello del Trebbio è una delle ville Medicee nei dintorni di Firenze, precisamente si trova nel Comune di San Piero a Sieve, lungo la strada per Barberino del Mugello. Per raggiungerlo bisogna uscire dalla strada principale e seguire un lungo tratto sterrato (il bivio è segnalato).
Il castello del Trebbio è molto antico, ma nel 1428 fu completamente ristrutturato ancora una volta da Michelozzo (lo stesso di palazzo Medici, della villa di Cafaggiolo e del convento di Bosco ai Frati), ancora una volta su ordine di Cosimo de’ Medici.
Oggi la villa è circondata da un bel bosco di cipressi secolari, ma nel 1400 era circondata da boschi e tenute agricole.
Anche se sono presenti molti dei caratteri tipici rinascimentali, conserva ancora alcuni elementi caratteristici dell’architettura militare medievale, che ne ricordano la funzione originaria di struttura difensiva. Michelozzo la trasformò in una villa di delizie per le vacanze in campagna della famiglia Medici.
Sfortunatamente oggi il castello del Trebbio è privato, ed è visitabile solo in occasioni particolari e previa prenotazione.
Qui trovate il post riassuntivo della mia gita in Mugello con l’itinerario e le varie tappe :-)


martedì 13 ottobre 2009

convento di Bosco ai Frati

Il convento di Bosco ai Frati ha origini antiche che risalgono all’XI secolo, ma nel 1400 è stato completamente ristrutturato da Michelozzo (si, lo stesso di Cafaggiolo, Trebbio e Palazzo Medici) su ordine di Cosimo de’ Medici.
Anche questo edificio, come le ville di Trebbio e Cafaggiolo, fonde elementi gotici con nuovi elementi legati alle conoscenze e allo stile, innovativo per l’epoca, del rinascimento.
Nel coro Michelozzo ha mantenuto costoloni, volte e cornici gotiche, mentre nel chiostro, nel cenacolo e nelle celle dei frati ha utilizzato il nuovo linguaggio architettonico.
I membri della famiglia Medici hanno lasciato molte donazioni al convento di Bosco ai Frati, come il bellissimo e prezioso crocifisso ligneo di Donatello, che si può ammirare nel piccolo museo di arte sacra annesso al convento.
Il convento è ancora abitato dai frati francescani, quindi i giorni e gli orari di visita sono molto limitati per non disturbarli. È visitabile il venerdì, sabato e domenica dalle 11.45 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 18.45.
Qui trovate il post riassuntivo della mia gita in Mugello con l’itinerario e le varie tappe :-)

l'ingresso porticato del covento di Bosco ai Frati

l'altare della chiesa


l'interno della chiesa del convento

il piccolo chiostro interno del convento di Bosco ai Frati

il delizioso pozzo antico del chiostro del convento


venerdì 9 ottobre 2009

Firenze, Palazzo Vecchio

Ecco qualche foto di Palazzo Vecchio, scattate in una bella e luminosa giornata di sole...

la facciata di Palazzo Vecchio

il lato lungo di Palazzo Vecchio su piazza della Signoria

Palazzo Vecchio e la Loggia dei Lanzi

l'ingresso di Palazzo Vecchio con il frontespizio


domenica 30 agosto 2009

Monumento ai 4 mori, Livorno



Per celebrare la costruzione della città di Livorno e la vittoria sui pirati mori, Ferdinando I de’ Medici si fece erigere un monumento nella piazza antistante il porto di Livorno, quello che poi è diventato celebre come il monumento ai Quattro Mori.
La statua in marmo di Carrara, rappresenta Ferdinando con l’alta uniforme dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, mentre guarda verso il mare ed il porto mediceo.
La scultura marmorea fu commissionata allo scultore Giovanni Bandini, e fu innalzata nel 1601.
Successivamente, nel 1621, fu collocata su un piedistallo, e allo scultore Pietro Tacca fu commissionata l’aggiunta di quattro statue bronzee raffiguranti i pirati mori incatenati sotto Ferdinando.



Le statue, estremamente realistiche ed espressive, raffigurano due mori giovani e due anziani. Pare che come modelli furono utilizzati due pirati tenuti prigionieri a Livorno, e che dimostrarono una tale pazienza nel posare per ore ed ore per il Tacca, che quando la statua fu completata venne loro donata la libertà.
Originariamente era previsto che il monumento fosse completato con due fontane raffiguranti dei mostri marini, sempre di Pietro Tacca, ma non giunsero mai a Livorno perché furono collocate in piazza Santissima Annunziata, a Firenze.






lunedì 24 agosto 2009

altre foto del lungomare di Livorno

Ecco altre foto del lungomare di Livorno, questa volta all'altezza di Ardenza.
Le altre foto le trovate in questo post, mentre il mio racconto del lungomare di Livorno è in quest'altro post ;-)

il moletto di Ardenza, dietro alla Baracchina Rossa

pescatori che preparano le lenze per i palamiti al moletto di Ardenza

mercoledì 3 giugno 2009

Bed & Breakfast Montelupone

A Febbraio sono stata nelle Marche per lavoro, e coi miei colleghi siamo stati sistemati in questo b&b di Montelupone, un borgo delizioso, circondato da mura, appoggiato su un colle con una vista magnifica sul mare Adriatico e su Recanati.
Devo dire che siamo rimasti molto soddisfatti dalla sistemazione, il b&b è semplice e un po' spartano, ma molto accogliente, pulito e gestito da una coppia di una gentilezza e di un'ospitalità veramente lodevoli.

Noi eravamo in cinque, ci hanno dato una doppia ed una quadrupla. Io stavo nella quadrupla, composta da un letto matrimoniale e due letti singoli. Il letto matrimoniale è toccato a me, e devo dire che era molto comodo, e anche se ci ho potuto dormire solo poche ore ci ho riposato proprio bene.
La stanza era grande il giusto, un po' piccolina forse ma non certo scomoda; oltre ai letti c'era un grande armadio (con cuscini e coperte di riserva), una scrivania e una vecchia tv un po' sbilenca, ma tanto non l'abbiamo guardata, siamo rientrati in stanza alle 5 del mattino e siamo collassati sul letto.
Dalla stanza una porta comunicante dava accesso ad un salottino con computer e internet, e dal salottino si accede poi alla cucina.
L'arredo della stanza e della cucina era simile a quello di una casa comune, quindi non particolarmente ricercato ma sicuramente familiare.
Sopra il mio letto troneggiava un'immagine della Madonna di Loreto abbastanza inquietante; la pulizia era ineccepibile, le lenzuola addirittura profumavano di Coccolino...
Il bagno era bello grande, con vasca, phon, asciugamani e bustine di shampoo e sapone. Purtroppo non aveva finestre, ma almeno l'aerazione era efficiente.

Il b&b è situato in un palazzo ottocentesco recentemente ristrutturato, con dei bei soffitti a cassettoni dipinti. Le aree comuni erano davvero accoglienti, lungo le scale c'erano piante fiorite e immagini del paese; nella sala comune c'era una tv con lettore dvd e divani per le chiacchiere.La cucina è attrazzata di tutto il necessario per preparsi i pasti: posate, stoviglie, un bel tavolo da 6 persone, acquaio col sapone, un piccolo frigorifero, macchina del caffè.
I gestori del b&b sono stati gentilissimi, ci hanno dato le chiavi visto che rientravamo in tarda notte, e la mattina ci hanno portato i quotidiani ed il latte fresco.


La colazione era molto buona ed abbondante, abbiamo mangiato come lupi... c'era latte, tè, caffè, biscotti di 3 tipi diversi, fette biscottate, succo di frutta, nutella, marmellate varie, ed alcuni dolcetti tipici marchigiani.
Il tutto era già sistemato nella cucina comune, e la signora ci ha fatto trovare la tavola già apparecchiata.


Il b&b si trova nel centro storico di Montelupone (che è davvero un paese tanto carino), a 20 metri dalla piazza principale.
Dalle finestre si può vedere il palazzo comunale, la chiesa ed una piazzetta. Il borgo è chiuso al traffico, quindi era davvero silezioso, se non fosse per il campanile che batteva anche le mezz'ore...
Essendo un paesino la vita notturna è praticamente nulla, così come lo shopping, ma il b&b al piano terra ha anche una bottega di prodotti tipici marchigiani dove si possono comprare i famosi carciofi di Montelupone, ed un'edicola.
E poi si viene in un posto del genere per stare tranquilli, non certo per fare vita mondana.
Nei dintorni si possono fare passeggiate nel verde, gite ed escursioni nei paesi vicini, come per esempio a Recanati (io volevo vedere la famigerata siepe del Leopardi, ma non c'è stato tempo) o al santuario di Loreto.


Per informazioni:
B&B Montelupone
Via Regina Margherita
862010 Montelupone
Telefono: 0733-226676

venerdì 29 maggio 2009

Agriturismo l'Antico Mulino, Montefortino

Sono stata in questo agriturismo durante le vacanze di Pasqua del 2005 insieme a degli amici, abbiamo passato quattro giorni a fare trekking ed escursioni sui Monti Sibillini ed abbiamo alloggiato qua, in questo bellissimo mulino del quattrocento, a pochi passi dal piccolo ma delizioso paese di Montefortino, un pungno di case arroccate sulla cima di un monte dove si respira ancora un'atmosfera rustica e antica.

Ogni stanza dell'agriturismo ha il nome di un uccello locale, quella che ci hanno assegnato era al secondo piano del mulino, ed era contressagnata dallo Sparviero :-)
La stanza era piccola ma pulitissima e molto carina: un bel letto in ferro battuto, grande e morbido, dotato di parecchie coperte (che a me sembravano troppe e invece sono servite tutte) e con due piccoli comodini. Pavimento in cotto, soffitto con travi massicce di legno a vista e un bell'armadio di legno rustico a completare l'arredamento.
Il bagno della camera era piccolino ma funzionale, con la doccia e gli asciugamani morbidi e puliti.
L'unica pecca è che la stanza era piuttosto buia perchè le pareti del mulino spesse tipo un metro e l'unica finestra era piccola, incassata nello spessore del muro e in un punto davvero poco strategico...
La dotazione della camera finisce qui: non c'è telefono, televisione, asciugacapelli... è stata fatta solo per dormirci, ma a noi è andata bene così, in fondo eravamo lì per andare in giro, non per vegetare in albergo!

L'atmosfera nel mulino è veramente affascinante: l'edificio è un vero e proprio mulino fortificato del 1400, recentemente restaurato con grande maestria e trasformato in un agriturismo a gestione familiare. Il mulino è ancora perfettamente funzionante e potete anche andare a vedere il maccanismo ad acqua e la macina al piano più basso.
L'interno è molto accogliente, è tutto un tripudio di cotto, legno scuro e tocco casalingo :-)
Noi eravamo alloggiati proprio nel mulino, ma esternamente ci sono anche due piccole depandance costruite recentemente con altre camere, il proprietario me la ha mostrate, ma sono sicuramente meno suggestive.
La famiglia che gestisce l'agriturismo è molto cordiale e accogliente, siamo stati trattati in modo quasi familiare, e ci hanno dato parecchi consigli sulle escursioni che volevamo fare che si sono rivelati tutti molto utili. Il papà tra l'altro è dotato di una pazienza infinita perchè ha risposto al milione di domande che gli ho fatto sul restauro del mulino sulla ricetta dell'agnello, la pesca delle trote, ecc senza scomporsi.
Eravamo ospiti a mezza pensione, e il pasto compreso è obbligatoriamente la cena (vabbè tanto il pranzo lo facevamo in giro). Il menù è sempre fisso, la padrona di casa ogni sera prepara un primo un secondo, un contorno e un dolce, che sono per tutti, non c'è possibilità di scelta.
Per fortuna era tutto buonissimo, piatti della cucina tradizionale del luogo cucinati in maniera casalinga. Il cinghiale in umido che ho mangiato lì è a parimerito al top della classifica con quello della mia suocera, e l'agnello alle erbette del pranzo pasquale era semplicemente divino!
Il venerdì santo ci è stata servita la trota al cartoccio, è stata l'unica cosa che non ci ha entusiasmato perchè siamo troppo abituati al pesce di mare, e siamo anche caduti dal pero perchè da bravi atei non ci ricordavamo di quella storia che di venerdì santo non si mangia carne e ci siamo rimasti anche male...
L'agriturismo Antico Mulino è situato un po' fuori dal paese di Montefortino, ma lo si può tranquillamente raggiungere a piedi, la salita è faticosa ma ne vale la pena, il paese è delizioso e il panorama delle montagne è mozzafiato.
Infatti siamo proprio nel bel mezzo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un posto incantato e splendido... Il mulino è immerso nel verde, accanto gli scorre il fiumicattolo che fa girare il maccanismo, la strada è lontana e le macchine che passano sono pochissime... è un'oasi di tranquillità!
Essendo molto molto tranquillo Montefortino non è il luogo ideale per cercare vita notturna e grandi divertimenti, e la zona è anche difficile da girare coi mezzi pubblici, d'altronde siamo in montagna e non è nè semplice nè il luogo adatto per queste cose, di solito si viene qui per altri motivi, come appunto la tranquillità, il relax e queste bellissime montagne.
Per informazioni:
Agriturismo l'Antico Mulino
via tenna 363044 Montefortino
Telefono: 0736 859530

sabato 24 gennaio 2009

Ponte Vecchio, Firenze

Oggi vi parlo del Ponte Vecchio, forse il simbolo di Firenze più conosciuto e apprezzato al mondo, luogo privilegiato per tutti i piccioncini del globo che vengono qui a sbaciucchiarsi, a guardare il panorama e a sbirciare gli anelli di fidanzamento nelle vetrine degli orafi :-)
Ci sono stata tante di quelle volte... a volte l'ho usato semplicemente come traversamento per passare dall'altra parte dell'Arno (che poi sarebbe quello il suo scopo no?) e me ne sono sempre pentita amaramente, ogni volta è così affollato di turisti che nello stesso tempo invece che Ponte Vecchio avrei potuto percorrere tutto il parco delle Cascine a zoppetto...Però è tanto bello, e il sacrificio di sgomitare e insinuarsi tra i giapponesi si sopporta, tanto per tutto il centro di Firenze è la stessa storia...

Il Ponte Vecchio è il traversamento sull'Arno più antico di Firenze, esiste circa dall'anno 1000 ed è stato distrutto e ricostruito più volte, perchè l'Arno è sempre stato tumultuoso e a volte traditore.E' stato il primo ponte ad utilizzare gli archi ribassati invece che i soliti archi a tutto sesto dei romani, e l'idea si è rivelata ingegnosa e vincente, tanto che è stata presa a modello per altri ponti.La sua caratteristica principale, quella che colpisce l'immaginario di chiunque lo guardi, è la presenza di edifici addossati lungo tutto il ponte, piccole costruzioni che costituiscono un vero e proprio prolungamento della strada e della vita citadina sul fiume. In pratica soo due file continue di botteghe interrotte al centro da una loggetta panoramica.
Ormai è l'unico ponte che ha mantenuto questa caratteristica che oggi tutti considerano molto insolita, ma dovete sapere che fino a qualche secolo fa la cosa non era affatto rara, la maggior parte dei ponti fiorentini erano ponti "costruiti", con le botteghe sopra come Ponte Vecchio, per esempio anche il ponte alle Grazie era pieno di botteghe e c'erano anche diverse cappelle votive.

Sul lato sinistro del ponte, sopra le botteghe passa il Corridoio Vasariano, un passaggio aereo che fu fatto costruire dal granduca Ferdinando nel '500 per collegare il centro cittadino del potere, Palazzo Vecchio, con la residenza dei Medici, Palazzo Pitti, senza dover necessariamente confondersi con la plebaglia e il popolino nelle strade. Siccome Ferdinando era un furbetto ha fatto aprire tante finestrelle lungo il corridoio, per poter vedere senza esser visto cosa succedeva al di sotto, e soprattutto cosa diceva la gente di lui quando non era nei paraggi.
Ma Ferdinando oltre ad essere pettegolo era anche un po' snob, e aveva fastidio a passare sopra il Ponte Vecchio, dove c'erano le botteghe dei beccai, i macellai, con le loro grida, ma soprattutto con i loro odori di carne e sangue che poco si addicevano ad un signore come lui... così mandò via i beccai e chiamò gli orafi ad occupare le botteghe, un'attività ben più nobile e signorile.
Naturalmente io preferisco di gran lunga i beccai, con la carne e l'odore di sangue, dei gioiellieri non me ne frega nulla, tanto non posso permettermi niente! Evidentemente io e Ferdy avevamo gusti diversi... Se fossi stata la granduchessa, di passaggio nel corridoio magari avrei aperto una di quelle finestrelle segrete, avrei allungato una manina e avrei arraffato una salsiccia e un fegatino!
Il corridoio Vasariano è visitabile e merita sicuramente, ma organizzatevi prima perchè le visite sono solo su appuntamento e in alcuni giorni prestabiliti.

Come vi ho detto al centro del ponte si apre una loggetta per ammirare il panorama di Firenze vista dall'Arno, c'è il busto di Benvenuto Cellini, l'orafo fiorentino più bravo e famoso, ed è qui che i piccioncini di tutto il globo piccioneggiano e si fanno fotografare incorniciati dalla loggetta. Io non sono mai riuscita a farmi fare una foto decente perchè nella mia foto ci voglio essere solo io e la loggetta, mica un giapponese di passaggio e un americano che si sbrodola col gelato! E la cosa è praticamente impossibile vista la folla di turisti... Dalle loggette si può anche ammirare il colore marron-melmoso dell'Arno, individuare i toponi giganti che spadroneggiano sulle rive e immaginare quali terribili malattie medievali ci possiamo prendere se si cade in Arno (girano leggende terrificanti al riguardo).

Ah, vi ricordo che il Ponte Vecchio è stato l'unico ponte che i nazisti non hanno bombardato a Firenze, perchè a Hitler piaceva tanto e una volta conquistata l'Italia avrebbe avuto piacere a tenerselo... Ci mancava altro che tirasse giù anche questo!

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails